Ingredienti per 4 persone:

– 500 gr di Cavatelli di grano arso
– 1 bottiglia di Passata di pomodoro “Puglissima”
– 1 barattolo di Pomodorini al naturale
– 1 cipolla bianca
– alcune foglie di basilico
– sale quanto basta
– 100 gr di Olio extra vergine di oliva Rustico “Puglissima”
– formaggio consigliato “ricotta dura”

Esecuzione:

Imbiondire la cipolla precedentemente tritata nell’olio, aggiungere, prima i pomodorini al naturale e, dopo 10 minuti di cottura, la passata di pomodoro, basilico e sale. Cuocere per circa 25 minuti. A cottura ultimata del sugo, cuocere i Cavatelli di grano arso. Per mezzo chilogrammo di pasta, in questo caso “Cavatelli di grano arso”, si consiglia l’utilizzo di 5 (cinque) litri circa di acqua, con l’aggiunta di sale marino, da un minimo di 3 ad un massimo di 5 grammi, a seconda del gusto, per ogni litro d’acqua. Prima che l’acqua inizi a bollire, in maniera forte, calare la pasta. E’ consigliabile utilizzare una sostanziale fonte di calore e far cucinare la stessa per circa 4 minuti. Dopo aver scolato i cavatelli, porli nel piatto e aggiungere un mestolo di sugo sulla parte centrale. Cospargere sopra, sempre nella parte centrale, la ricotta dura precedentemente grattugiata e aggiungere una foglia di basilico. Così ponendo il condimento, si ha un effetto coreografico con un contrasto forte di colori, ossia, il nero del cavatello, il rosso del sugo, il bianco della ricotta dura ed il verde del basilico.

Buon appetito da Puglissima!

Storia della ricetta

C’è una storia da sapere, dietro a questo prodotto. Durante la guerra, se un campo di grano pugliese bruciava, i contadini raccoglievano ugualmente le spighe tostate dal fuoco, le pulivano, le macinavano e ne ricavavano una semola scura. Con questa semola facevano la pasta a forma di “cavatello”, che significa pasta scavata con un dito della mano. La tradizione è rimasta e in seguito, chi ha assaggiato questa pasta, è rimasto colpito dal suo gusto straordinario. In breve la pasta di grano arso è diventata una raffinata prelibatezza della cultura gastronomica pugliese, tanto da essere servita come piatto esclusivo da alcuni ristoranti italiani di New York.